Quanto conta avere un aspetto fisico gradevole? Inutile dire il contrario, conta.
Nella nostra società, le persone attraenti tendono ad essere percepite, a primo impatto, come più intelligenti, meglio adeguate e “migliori”.
La bellezza genera negli altri il cosiddetto “effetto alone”: quando qualcuno ci fa una buona prima impressione, siamo portati a credere che anche altre caratteristiche di quella persona, non sempre realmente presenti, siano altrettanto buone.
Questo, secondo Frevert, porta questi soggetti ad avere un’alta autostima, convinzioni di sé positive e quindi ad avere più opportunità per dimostrare le proprie competenze arrivando a raggiungere, in generale, buoni risultati nelle relazioni affettive, nei rapporti interpersonali e nei contesti scolastici/lavorativi.
Nella realtà in cui viviamo gli standard di bellezza e gli ideali estetici sono sempre più alti con il duplice effetto: far sentire maggiormente adeguato chi è di bell’aspetto e in forte disagio chi non corrisponde ai canoni proposti (ciò avviene soprattutto nella popolazione femminile).
Non è possibile, però, negare l’importanza della bellezza esteriore, del sentirsi a proprio agio e in armonia con il proprio aspetto fisico, soprattutto se si pensa che ognuno di noi utilizza il volto e il corpo come “biglietto da visita” nel mondo delle relazioni.
Quindi cosa fare per sentirsi belli?
Partiamo dal presupposto che se non siamo prima noi a piacerci, a vedere la nostra immagine allo specchio gradevole e sentirci affascinanti, con maggiore difficoltà riusciremo a trasmettere questo ai nostri interlocutori.
Esistono però degli accorgimenti per sentirsi belli e di conseguenza, apparire belli agli altri.
Vediamone alcuni
- Ascoltare i nostri veri bisogni e le ragioni psicologiche ed emotive che ci spingono ad una certa scelta, lavorando sulla consapevolezza di sé per essere in grado di scegliere liberamente la strada della medicina estetica, della cosmetologia o della psicologia, ma scegliendo sulla base della propria unicità e delle proprie risorse in modo che questo conoscersi si esplichi in un equilibrio tra l’aspetto esteriore e interiore.
- Guardarsi nella propria interezza: ricordarsi che ognuno di noi tende a guardare l’altro nella sua globalità, conservandone una visione di insieme; non lo “scompone” in tanti pezzetti separati per poi osservarli attentamente; quindi perché non guardarsi nell’insieme e valorizzarsi?!
- Sorridere spesso: un sorriso illumina il viso. Innesca felicità e trasmette solarità agli altri.
- Fare esercizio fisico: rilascia endorfine e serotonina che migliorano l’umore.
- Stop ai pensieri negativi rivolti a sé stessi: quando arrivano, guardali e indirizzali verso pensieri costruttivi.
- Indossare abiti che ci fanno sentire a proprio agio: non ha senso indossare gonne o tacchi a spillo se poi ci si sente inadeguata.
- Rivalutare il proprio make-up: un nuovo look può evidenziare, valorizzare le caratteristiche più belle.
- Preparare con cura i propri pasti: un buon piatto preparato con la giusta consapevolezza, tenendo conto degli aspetti nutrizionali e anche quelli del gusto, dona benessere al corpo e alla mente.
- Non paragonarsi agli altri: questo farà perdere fiducia in te stesso.
- Ritagliarsi dei momenti solo per sé: anche piccoli, dove fare una cosa solo per sé, che crei piacere. Corpo e mente ne trarranno grande giovamento.
Al di là di questi accorgimenti cerchiamo di apprezzarci per quel che siamo, la bellezza non definisce una persona; piuttosto, è solo una piccola parte di chi si è.
Ricordiamoci che la bellezza delle cose esiste sempre e solo negli occhi di chi le osserva!!!